Andrea Tagliapietra, filosofo, docente dell'Università Vita/Salute San Raffaele, intervistato al Festival del Pensare 2017, parla delle prospettive future della nostra epoca. Per la prima volta nella storia, afferma Tagliapietra, l'umanità sembra avere una percezione chiara sia del passato che del futuro: la nostra epoca è in grado di estendere il presente sia al passato, che oggi ci appare quasi contemporaneo, sia al futuro, che sembra completamente profetizzato dalla scienza. La conseguenza è la perdita del senso della possibilità: tendiamo a controllare il futuro, che però per definizione è imprevedibile. Un eccesso di realismo e di necessità ci fa vedere anche nel piccolo evento una caratteristica catastrofica e la catastrofe è intesa come assenza di senso, mentre la sicurezza è il vero mito del presente. Il presente produce sicurezza rispetto al futuro e di conseguenza impedisce il progresso, il cui mito è stato eroso nel XX secolo proprio dal nuovo mito della sicurezza, che è paura del futuro. Speranza e paura sono la stessa passione con i segni invertiti: speranza nel futuro come progresso, paura del futuro come mito della sicurezza. Solo vincendo il mito della sicurezza potremo di nuovo aprirci al progresso e al futuro.

Qui il link dell'intervista: http://www.filosofia.rai.it/articoli/andrea-tagliapietra-futuro-progresso-e-possibilit%C3%A0/38217/default.aspx


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